Ho un dono;
due ottave e mezzo di estensione.
Ma a volte vorrei che questo dono
fosse stato regalato ad un altra.
Non riesco a gestirlo.
A volte è potente,
ascendente,
è qualcosa da esibire piacevolmente.
All’improvviso calante,
debole,
fragile,
rauca,
tremante,
che mette in mostra tutte le mie paure…
E’ indomabile,
capricciosa!
Non so mai cosa aspettarmi.
Quali saranno le sue prossime mosse?
Ho solo un modo per difendermi,
e proteggermi;
la fatica e il grande impegno.
E allora….
Mi esercito,
mi ascolto,
mi correggo,
mi riascolto,
rifaccio tutto.
Rincomincio daccapo!
E non sono ancora compiaciuta.
Allora piango,
mi spazientisco,
ma non desisto.
E allora…..
Mi esercito,
mi ascolto,
mi correggo,
mi riascolto,
rifaccio tutto.
Rincomincio daccapo!
Dedizione
e scoraggiamento
si fondono unitamente.
E’ un agrodolce sentimento.
Conto i giorni, i minuti, i secondi.
E’ arrivato il momento…
Guardo il mio pubblico,
come se fossi un torero
che scruta
gli occhi del toro.
Consapevole che se sbaglio,
non basterà chiedere perdono.
Ho sfoderato il mio coraggio,
ma le gambe comunque tremano.
Le mani sono gelate.
Il cuore corre troppo velocemente,
come una locomotiva.
Vorrei fuggire ma….
Inizia la musica.
Dico a me stessa:
“O adesso o mai più!”
E inizio a cantare…
mi svuoto completamente
donando quel che il pubblico
si aspetta.
Aiutandomi con le mani un po’ recito.
Tutti mi fissano,
restano immobili,
non si sente il loro fiato.
Allora penso….
“Ho sbagliato?”
“Li ho delusi?”
E scoppia,
rumorosa,
la loro approvazione,
in un energico applauso.
Ora sì, che sono un soprano,
una cantante,
la mia voce da oggi in poi
solo alla mia volontà dovrà ubbidire.
Sono io che comando!
Ella in schiavitù condurrò….
due ottave e mezzo di estensione.
Ma a volte vorrei che questo dono
fosse stato regalato ad un altra.
Non riesco a gestirlo.
A volte è potente,
ascendente,
è qualcosa da esibire piacevolmente.
All’improvviso calante,
debole,
fragile,
rauca,
tremante,
che mette in mostra tutte le mie paure…
E’ indomabile,
capricciosa!
Non so mai cosa aspettarmi.
Quali saranno le sue prossime mosse?
Ho solo un modo per difendermi,
e proteggermi;
la fatica e il grande impegno.
E allora….
Mi esercito,
mi ascolto,
mi correggo,
mi riascolto,
rifaccio tutto.
Rincomincio daccapo!
E non sono ancora compiaciuta.
Allora piango,
mi spazientisco,
ma non desisto.
E allora…..
Mi esercito,
mi ascolto,
mi correggo,
mi riascolto,
rifaccio tutto.
Rincomincio daccapo!
Dedizione
e scoraggiamento
si fondono unitamente.
E’ un agrodolce sentimento.
Conto i giorni, i minuti, i secondi.
E’ arrivato il momento…
Guardo il mio pubblico,
come se fossi un torero
che scruta
gli occhi del toro.
Consapevole che se sbaglio,
non basterà chiedere perdono.
Ho sfoderato il mio coraggio,
ma le gambe comunque tremano.
Le mani sono gelate.
Il cuore corre troppo velocemente,
come una locomotiva.
Vorrei fuggire ma….
Inizia la musica.
Dico a me stessa:
“O adesso o mai più!”
E inizio a cantare…
mi svuoto completamente
donando quel che il pubblico
si aspetta.
Aiutandomi con le mani un po’ recito.
Tutti mi fissano,
restano immobili,
non si sente il loro fiato.
Allora penso….
“Ho sbagliato?”
“Li ho delusi?”
E scoppia,
rumorosa,
la loro approvazione,
in un energico applauso.
Ora sì, che sono un soprano,
una cantante,
la mia voce da oggi in poi
solo alla mia volontà dovrà ubbidire.
Sono io che comando!
Ella in schiavitù condurrò….
Commenti
Brava, insisti, studia: sarai tu a vincere, la terrai per le briglie!
Ciao...
P.S. magari vieni da me: mia figlia suona il pianoforte...
Terrò presente la tua offerta