Un piccolo sabba nelle vene,
una danza sulla bocca della notte,
la mia oscura amante.
Forse perché per godere della luce
bisogna abbracciare una volta il buio.
Ma abbracciarlo stretto.
Fino a perdere il fiato in fondo all'abisso.
Fino a stordirsi di una veggente cecità.
Quasi al punto di morire per sentirsi vivi.
Essere un riflesso in un gorgo d'acqua.
E intanto venire presi da un fuoco
che distrugge il superfluo
e resuscita l'essenza.
E poi ballare nudi nell'ombra
senza più rimpiangere il sole
che spontaneamente invade gli occhi
all'improvviso, a tradimento.
perfino furioso e feroce.
Di fiamma come ogni inferno.
Violenta illuminazione
scoprire infine l'illusorietà
della totale distanza tra il bene e il male.
Come noi fossimo scevri
di uno o dell'altro.
Come se i santi davvero
non avessero mai segretamente fallito.
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Profilo Autore: Sabyr  

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Commenti  

Antilirico
+1 # Antilirico 27-03-2019 21:48
Così oscura da… illuminare. Sempre bravissima...
Sabyr
# Sabyr 03-04-2019 12:00
Grazie Antilirico :-)
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 30-03-2019 16:50
Introspezione molto bella, complimenti.
Sabyr
# Sabyr 03-04-2019 11:59
Grazie Silvana :-)

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