Di musica vivace, prillo
nel fremito l'angustia dei muscoli
l'impaccio del cervello uno shaker
nel palpito la chiave, il disagio
Aria, esigenza legittima
fresca brezza lì in cima
paesaggi infiniti, smisurati
in alto, su, più in alto
Stendo il dito ed ecco il cielo
"dito, steso, cielo sfiora"
il brillio degli occhi ed è chiarezza
nel beato sorriso riemerge la bimba
Sovrana libertà nell'infinito spazio
è un fruscio lento, piroetto
è l'immenso che lambisce
al bozzolo volge il suo sguardo
Sorrido e rido, sono lacrime
un battito, un fremito ed è ossigeno
sgomitolo il groviglio della matassa
un lento dolore, respiro e sono libera
Lì in cima l'universo, ed è casa
stendo la mano e m'accoglie
sfiora la brezza le guance
come ad asciugarle e baciarle
Ritta espando il polmone
calmi e profondi respiri ossigenano
la pace, la terra ed io
Son viva.
Commenti
Alleggerire ansie e dolori, paure e affanni. Respirare!
Smussare la rigidità che, spesso, ci imponiamo, la
severità nelle situazioni. A discapito di una pace che fa sentire vivi, pieni, desiderosi di progetti.
Versi scritti col cuore, con la penna ferma sull'anima, sul proprio, vivo, sentire.
Brava, Ambra, eccellente! Un bacio...^.^
Ciao con lode
Aurelio
E' proprio quello che volevo trasmettere questo mio attuale bisogno di ossigeno.
Un caro saluto.