Addosso a me ‘l sudario

Che più non puoto levar.

La roccia serrata, solitario

Col buio vado a giuocar.

 

Le piaghe e lo calvario

Sì più non ho da penar;

Ma or solo è primario

Lo silentio e lo meditar:                                

 

Mirra ed aloè spalmate

Su quel che viv’ero un dì,

E le vili monete adagiate

Su chi il viver assai patì.

 

L’amorte membra lavate

E l’aroma che su me morì;

Le donne d’un’arte armate,

Arte ch’in vita non servì.

 

Mai com’ora ben voluto

Che han guardi su me tutti;

Certo doveo esser moruto

 

Per aver dell’amor li frutti?

In esta vita ‘l ben è taciuto

E rido a trovarlo ne li lutti.

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Profilo Autore: Alessandro Valzano  

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