Deserti i viali serrati da vie
adattate a bislunghi vicoli
Luminarie flebili, quasi a morte
Dove siete, tremolanti ponderano
In quale luogo sono i lemmi
Quei vocii
Quei brusii, i mormorii
Voci e cicalecci fatti di ilarità
e sbuffi corti, dove siete
E i passi. Si, i passi
Quei passi così disuguali, dove sono
Al tocco dell'appoggio è melodia
percuotono rievocando musica a peso
Il cielo terso discorde dalla tarda ora
è tutt'uno con il suolo e per ora lo ignora
Luminarie flebili, quasi a morte
S'indagano acutamente
incredule e avulse cercano alleanza
come se, sprigionassero
una possente vampa d'ardore
nell'attesa di una oculata Epoca
Luminarie meste e melanconiche
esalano l'ultima vampa
ed è giorno di luce e di esaudita speranza.
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