Poveri noi, povera gente
Povera Italia che tristemente
Guarda lo scempio di Montecitorio
Dove un vigliacco fango mortorio
Sta consumando di notte e di giorno
Ciò che di buono vediamo d’intorno,
Poveri noi che siamo costretti
Incatenati e in tuguri ristretti
Ad osservare di dietro e davanti
Ciò che combinano quei governati
Che se ne fregano sia dell’onore
Di una nazione che vive d’amore
E sia del dolore che tutto distrugge
Gente che arriva e gente che fugge.
Poveri noi e poveri tutti
Che sottostiamo ai cattivi ed ai brutti
Senza coscienza e nemmeno l’orgoglio
D’essere in questo incantevole scoglio
Chiamato Italia culla del mondo
Di poesie a nessuno secondo
Di santi eroi e di navigatori
Di fede, artisti e di canto signori.
Poveri noi, ripeto la storia
Che anche i sassi sanno a memoria
Ma loro lì si stanno scannando
Mentre l’Italia sta sempre affogando.
Povera Italia che tristemente
Guarda lo scempio di Montecitorio
Dove un vigliacco fango mortorio
Sta consumando di notte e di giorno
Ciò che di buono vediamo d’intorno,
Poveri noi che siamo costretti
Incatenati e in tuguri ristretti
Ad osservare di dietro e davanti
Ciò che combinano quei governati
Che se ne fregano sia dell’onore
Di una nazione che vive d’amore
E sia del dolore che tutto distrugge
Gente che arriva e gente che fugge.
Poveri noi e poveri tutti
Che sottostiamo ai cattivi ed ai brutti
Senza coscienza e nemmeno l’orgoglio
D’essere in questo incantevole scoglio
Chiamato Italia culla del mondo
Di poesie a nessuno secondo
Di santi eroi e di navigatori
Di fede, artisti e di canto signori.
Poveri noi, ripeto la storia
Che anche i sassi sanno a memoria
Ma loro lì si stanno scannando
Mentre l’Italia sta sempre affogando.
Commenti