Le farfalle non volano più.
Dure, se ne stanno da un bel po’
sugli ultimi fiori ancora resistenti
aspettando l’arrivo dei fanciulli.

Assente è la brezza, c’è poca luce
e il sole che s’intravede appena
è stella di cui si sa soltanto l’esistenza.

I vicoli sanno di rabbie non espresse del tutto,
di silenzi prolungati e di qualche residua preghiera.
Odorano di pane raffermo e patate cicciate.

Il rumore di un trattore sfasciato
scandisce il ripetersi di albe tremule.
Il respiro affannato di un ribelle
si perde tra le maglie di tramonti veri.
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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