Sentire l'acqua pisciare dal rubinetto
come un corpo tutt'uno:
come si fa?

Anziché origliare
piccole portate discrete.
E rombi d'aereo dalla facciata del bosco:
è solo vento, non so neanche quale.

Anche quelli, rombi discreti.
Il ritmo dettato da onniscenze indesiderate.

Se entro ed esco dalla mia testa sono Joyce.
Se entro e basta Spencer.
Se esco e basta la Minter nel '69.

Io entro ed esco, mi stupro.
Non mi presento: fanno così quei deviati.

Mi cristallizzo:
su un bastimento che affoga nel deserto.

Sono in licenza di linguaggi;
ed è ora, in ogni artifizio arrugginito,
che le bocche sgorgano tutt'una la melma.

È questa
l'ora imprecisata in cui dormo.
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Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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