Di questo posto
ormai odio tutto,
specie da quando
mi ci hai lasciato solo.
Libera di spiccare il volo,
perché ciò che ha un costo
é la tua felicità,
viva solo fuori di qua.
Ogni nonnulla mi é male,
il cigolio della porta,
quella serranda rotta
che né scende né sale.
Quel neon che tremula
ma non ne vuole sapere
di arrendersi, di spegnersi
rassegnandosi al destino fatale.
Testardo come me,
che nonostante tutto
penso ancora a te
e resto qua come in lutto.
Mi infastidisce quel vociferare
che tu tanto avesti a male,
tanto da voler scappare
da questo posto di lavoro
che sembra una trappola mortale.
Come se il tempo si fosse fermato,
aspetto ancora il tuo arrivo
per raccontarti com'è andato
l'ennesimo turno travagliato.
Però ora non arrivi più tu al cambio,
né lo studio odora della tua presenza,
ma il tuo dolce ricordo é caparbio...
e mi fa maggiormente odiare
questo luogo infernale,
tra scartoffie e incombenze da sbrigare.
Poi chissà se un giorno
qua o là, ci ritroveremo
ancora insieme,
come se il tempo non fosse passato,
come se nulla fosse mai stato.