A passo lento ripercorro il passato cercando di disimparare vecchie abitudini,
concentrandomi su ciò che sarò in grado di compiere da quest'attimo in poi.
Non penso d'avere dipendenze, le sigarette sono un lontano ricordo,
mio accertato difetto, scrivere, indispensabile come cibo per il corpo,
nutre la mia anima e non fa pesare la solitudine, mia compagna da anni.
Ho imparato ad entrare in sintonia con ciò che mi circonda cercando sempre
il lato positivo delle cose, allontanando le negatività del mondo sempre più ostile
verso le umane debolezze.
Le nuove percezioni mi inducono a dare ascolto alle intuizioni sbloccando l'ego
che le imbriglia, lasciano spazio al mio sentire che difficilmente sbaglia.
Non riuscirò mai a conoscere del tutto i segreti del mondo e a comprenderlo, essendo un pozzo di sorprese;
nel silenzio riesco a comunicare i miei, ne ho tantissimi da custodire e reinventare con la fantasia,
senza lasciar spaziare la noia che con me non riesce ad abitare.
Ogni giorno mi rinnovo per star bene con me stessa, il mio sguardo cattura,
la mente immagazzina per poi trascriverlo bloccando l'attimo, rendendolo immortale.
Come questo momento tutto mio, col canto dei grilli ininterrotto che funge da concerto
e qualche piccola o grande falena che corre incauta verso la luce, restandone intrappolata
come zanzara, lasciando quella scia di bruciato che rallegra e intristisce allo stesso modo.
Non esistono confini alla solitudine come non esiste dominio agli elementi della natura,
sempre ci sorprendono tra dolori e rancori incrociando destini e talvolta scompaginando l'esistenza.
Gli abbagli son sempre nocivi, la cautela non è mai obsoleta in ogni frangente della vita.
Dopo tutte queste sciocchezze trascritte, vado a nanna con quest'afa insopportabile,
riuscirò comunque a riposare... con gli agi del progresso.
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Cari saluti dal sottoscritto