Fiammiferi di luce

graffiano gocce di muschio nei boschi,

l’aria è una ruga d’ottobre,

segmento di zucca e violino del cuore.


Il silenzio arroventa virgole di castagno

fra fienili d’ombre e scorze di timido sole,

sbuccio fra i ruscelli graziose comete d’abeti  

e nevica polvere d’autunno fra i miei desideri.


Zigomi d’orizzonte al tramonto

son sulle panchine annebbiate le foglie,

lapislazzuli d’infiniti arcobaleni,

briciole di cielo che cullano le strade

e son arpe scarmigliate quei rami solitari,

farina di nuvole dal gelo accoltellati.


Granella di mosto colora quei piccoli tetti,

s’arriccia il respiro di un camino che sbadiglia,

mandarino e cioccolata albeggiano sulla tavola,

grandina raggrinzito merletto di melograno,

autunno è poesia d’un fragile amore lontano. 
Profilo Autore: rosa dei venti  

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