Osservo non vista il tuo viso
bello ancora
il tempo e le sofferenze
magnanime son state
poche rughe ti hanno donato
la tua pelle è liscia alla carezza
come la seta
Non hai sentito i miei passi
il senso dell'udito
non ti appartiene più,
il tuo sguardo rivolto alla finestra
come a cercare una risposta
ai pensieri tuoi scritta nel cielo azzurro
Una lacrima trattenuta tra le ciglia
dai tuoi occhi
non ricordo un pianto
Conscia sono delle risposte
che brami
capire non può e nemmeno accettare
il tuo cuore di mamma
il mancato sentimento di una figlia
nata da te come gli altri figli,
amata in simile modo
consolata e curata,
ed ora ti sfugge
Si sottrae al tuo affetto
considerandoti vecchia inutile
e tu brami tanto un suo abbraccio,
ad ogni squillo del telefono
fai un balzo un sorriso
immediatamente spento
nel vedere uno sterile messaggio
a cui non sai più rispondere
ed il piccolo oggetto stringi nella mano
quasi fosse la sua
Avanzo piano, poso una carezza
sul tuo capo “cosa pensi mamma?”
sorridi “a quanto ti voglio bene”
la lacrima finalmente libera
segue il suo cammino
e muore cadendo sul telefono
Il video non è attinente alla poesia, ma è come accompagnamento
musicale, le riflessioni fatte le leggo negli occhi di mia madre.
Commenti
il risultato sono poesie come questa, toccanti, profonde, capaci di parlare al plurale.
Purtroppo in fondo alla felicità si intravede sempre una piccola pozza oscura. Perché tutto ciò che nasce, istantaneamente , comincia a morire.
sei molto brava a cogliere le sfumature della vita.
Quella sensibilità che poi, spesso nella vita fa star male, quando ad esempio ti trovi davanti a cose che sai non poter risolvere perché dipendono da altri.
Bella davvero nella sua tristezza. Brava Cristina.
Sei proprio una bella persona.
Grazie per quello che scrivi.