Sono immersa dal buio della notte, fuori fa freddo e piove. Ho finito di guardare uno dei miei film preferiti, uno di quelli ambientati in campagna che parla di giovinezza, degli istinti primordiali, passare del tempo in un casolare fuori dal chiasso della città, un dolce isolamento.
Vorrei anche io essere in campagna in questo momento di isolamento forzato. Sentire la brezza tra i miei capelli, il profumo dei fiori di campo , gli alberi di arancio e i grilli.
Mi ricorda quando ero bambina, a giocare lì in mezzo alla natura, con il gesso a disegnare la stacca o a staccare le lumache dagli alberi , metterle dentro un bicchiere con l'acqua per farle uscire dal guscio. Fare la pasta fatta in casa insieme a tutte le grandi signore, andare verso la zena a dare da mangiare ai pesci; attaccare l'altalena sull'albero di carrubbe e ridere, come se il tempo fosse tutto lì, come se non dovesse passare mai.
Io sono ancora lì, dentro piccoli bagliori di spensieratezza e felicità, sono ancora lì.
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Commenti  

Silvana Montarello
+1 # Silvana Montarello 08-05-2020 17:21
Un racconto pieno di storia vera vissuta.

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