E noi che siamo tardi

Volatili e ciclici come il prezzo che paghiamo

Questi platani non son sordi

e sono nudi come non li vediamo




Non ci resta che camminare a vuoto per ore

la pioggia ci cancella la memoria

Un deltaplano sembra aver trovato un fiore

ma era soltanto la sua storia




Questi sono solo ricordi nei ricordi

mentre una processione si nasconde nella sera

Ma per fortuna abbiamo orecchi sordi

e un naso troppo storto per la primavera




Per dire che siamo cittadini del mondo

usano il criterio della normalità

ma noi sappiamo bene che in fondo

qui la gente pensa quello che non fa




E noi che siamo soltanto le mie bugie

messe al caldo da un complesso d'inferiorità

Noi che siamo soltanto le ossessioni mie

stiamo alla larga dal gioco delle verità
Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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