Presso il tuo giaciglio fortunato
E così amo, in qualche modo,
quelle pieghe invisibili
che però lasci intendere
Non promesse: se non del qui e ora
Un mazzo di gramigna
perché conquisti ogni spazio
A quel tuo giaciglio
mi accovaccio
Di tutte le colombaie
lasciate segretamente aperte
lasciate segretamente aperte
quella delle tue passate storie
stringe un fazzoletto madido d'innocenza
Vero che sei chi t'ha baciata:
per sfoggio, lode, vanto, impeti di paglia
Vero che sei chi t'ha baciata:
per sfoggio, lode, vanto, impeti di paglia
Vero che sei ora il mio, il tuo,
quello alla pioggia dal tetto rotto
quello alla pioggia dal tetto rotto
E così amo, in qualche modo,
quelle pieghe invisibili
che però lasci intendere
Non promesse: se non del qui e ora
Un mazzo di gramigna
perché conquisti ogni spazio
fregandosene dei ticchettii
Lo fa piano, piano, piano
inondando il brullo di terre che non vedremo
A quel tuo giaciglio
il tuo sonno respira come la feritoia
nella più vecchia delle case
La nostra casa è quel mondo
dov'è lecito grattare gli angoli ansiosi
La nostra casa è quel mondo
dov'è lecito grattare gli angoli ansiosi
Fronte contro fronte
nel terrore del sollievo