« Ma l'amore, per me, non è nient'altro che un materasso d'aghi su cui dare da bere a queste femmine crudeli » Cit. Charles Baudelaire
Sei stata per anni l’ideale del mio ego lo sai?
ed io ho combattuto per noi, con ferocia:
la vergona, il senso di colpa, l’angoscia,
e persino il timore della punizione.
Mi sono appellato al sovrannaturale,
ho placato le mie proprie ansie,
ed ho vissuto una vita non più mia,
in uno stato illusorio di autoipnosi:
permanente, indotta, inutile.
Così la mia mente è naufragata
nei meandri dei garbugli umani,
nella memoria di ricordi rimossi;
e racchiudo in me il disagio della civiltà,
la disarmonia, il nonsenso, l’utopia,
un’irrisolta infelicità psichica.
Volevo solo te, io, ossessivamente,
volevo l’attaccamento amoroso
che solo mi poteva portare
la pace di una gioia intensa,
volevo un affetto ricambiato,
volevo crescita emotiva e intellettuale;
ma sono di nuovo solo ora,
per scelta involontaria,
incline dalla nascita
ad un’estrema disperazione.
Commenti
A tale riguardo ho trovato molto interessante il modello strutturale dell'apparato psichico che ci è stato proposto da Freud.
ciao
charlie
si tratta di un argomento molto complicato, e che in modo o nell'altro riguarda una parte davvero consistente del genere umano.
charlie
La tua poesia porta alla luce una parte patologica dell'amore , credo oggi più che mai che stare all'erta , noi stessi per primi , quando ci si trova davanti a un soggetto che tendenzialmente esaspera ogni sentimento , ma è anche vero , che solo se ci si sente amati si placa quella sensazione di solitudine , il non essere capace di adeguarsi a questa società , il sentirsi "non adeguato " e vedere con gli occhi della verità quello che intorno a noi è la realtà ,non fa che alterare in questi soggetti la capacità di confrontarsi in piena armonia ..ecco che la disarmonia mentale subentra e nell'inconscio eleggono solo una persona e solo quella a "elisir "di vita ...
DIFFICILE...difficilissimo argomento ,pone e antepone la solitudine dell' "essere" al centro e da lì si diramano pensieri e concetti di cui si potrebbe parlare per ore , partendo dal presupposto che ognuno di noi ha un suo modo di amare ,che non si adatta universalmente e che oggi la cosa più difficile è comprendersi , tutto è soggetto alla superficialità assoluta e nella superficialità non c'è posto per l'amore vero ...quello che farebbe del mondo un posto migliore .
Bellissima la tua poesia Charlie ...scusa le chiacchiere e i vaneggiamenti
Buona poesia
personalmente condivido tutto quello che dici, e in quanto a Baudelaire, pur essendo intrigato dalla sua poetica, non riesco ad apprezzarne i valori.
ma questo è personale.
la patologia di cui provo a parlare è davvero un qualchecosa di devastante, molto più vicina ad ognuno di noi di quello che uno possa pensare.
sono convinto che porti alla distruzione dell'amore, della pace familiare, e che alla fine, come giustamente dici tu, tutto dipenda molto dallo stravolgimento della società odierna che ha creato grossi conflitti nella gestione del rapporto di coppia.
ovviamente nello scrivere ho provato ad immedesimarmi nel disagio vissuto dalla metà maschile della coppia, certo il punto di vista sarebbe diverso se fosse una donna a raccontarci un'esperienza di questo tipo.
grazie di cuore, davvero.
ciao
charlie
io penso che tutto nella vita, in un certo modo, sia ossessione.
si può essere ossessionati dall'arte, dalla poesia, dal cibo, o dalla possessione di una donna (o uomo).
sarei curioso di sapere in che misura la si possa chiamare malattia.
certo comporta l'invasione in spazi non propri, e questo sicuramente non è cosa buona...
a presto,
charlie