Oh! com’eri dolce e viva nei tuoi verdi anni,
quando il cuore mio, per la prima volta, palpitava amore;
le tue nere chiome esposte al vento e le rosse gote,
che m’infiammavano l’anima d’acerba gioia.
Giocavi ancora al girotondo, lieta, soave e sorridente,
con l’amiche tue compagne della giovinezza, intorno.
E come saltavi col tuo piccolo piede i cerchi sulla terra,
agilmente deliziosa, spensierata e su una gamba sola.
Certo non pensavi che il cuor mio d’amor mi s’agitava;
non t’infiorava amore entro il tuo grazioso e giovane petto,
pensavi solamente al magico gioco e al lieto trastullo
e non alle gioie e alle delizie che sa donare il cuore.
Primavera era d’intorno e sembravami che tutte le rose,
cingessero di loro colori i tuoi folti capelli corvini,
e l’erbe ti sorgessero d’intorno, coi ruscelletti mormoranti,
le dolci odi di poeti e di cantori e degli augelletti il volo.
Anche le farfalle ti volteggiavano sempre d’intorno,
con il loro volo ondeggiante e sfolgorante di colori.
Forse erano i tuoi nastri rossi fra i capelli lucidi di sole
o il tuo profumo che inebriava e che il respiro mi toglieva.
Oh! Come desideravo stringere la tua mano nella mia,
accarezzare il tuo dolce viso risplendente al sole del mattino,
ma mi bastava di gridare il tuo nome e di esserti vicino
e nel gioco amico sorriderti in questo giorno divino.
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VERSI NOSTALGICI MIRABILMENTE SEGUITATI.
LIETA GIORNATA, LUIGI.
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