Voglio non avere orecchi
per non udire più sparlanti grilli
e navigare sciolto nel mio mare
senza voltarmi a rive sempre uguali.
Guarderò fisso l’orizzonte,
disegnerò i miei nuovi soli
bruciando tutto in un istante
e affondando vecchie emozioni.
Fermo e fiero all'antica prua,
m’inventerò navigante e mozzo,
non scruterò mai all'indietro
e darò vento alle lucenti vele.
Nuovo Ulisse, consumerò mille onde
per arrivare al centro del mare,
fermare il blu in un solo istante
e in un tuffo lavar l’anima e il cuore.
Poi, steso a poppa ad asciugare,
mi coprirò di talco oltre il normale
così da diventare un uomo bianco bianco
da presentare intatto ai prossimi esemplari.
E approderò finalmente a un molo,
disperderò timone e vele,
vedrò la nave inabissarsi tutta,
non tornerò alla mia prima fase.
Provocherò la vita a fronte nuova
lasciando spazio zero al nuovo cuore,
guarderò al mero tornaconto
per essere felice al primo acconto.
Terrò lontano un miglio il sentimento
e andrò in strada rimesso a punto
senza fermarmi da questo o quel barbone
scansando svelto ciò che desta affanno.
Voglio non avere orecchi...
S’accosta piano piano il mio Simone,
mi stringe forte forte al petto,
gomma, matita e riga in mano.
- I compiti li ho fatti quasi tutti!
Ma tu, papà, vuoi darmela una mano? -
E disegnare i miei nuovi soli
significa soltanto seguitar l’ascolto…
Commenti
Bravissimo! Un saluto da Ibla.