Ad un tratto me ne accorsi
che l'estate era esplosa,
poiché la sua luce abbacinante investiva ogni cosa.


L'aria profumava di frutti e di fiori,
i campi emanavano mille colori,
le cicale cantavano i loro amori.


L'atmosfera era rarefatta,
placida come le acque stagnati,
i nostri occhi giovani eran sognanti.


Canti soavi di uccelli variopinti
si udivan distinti in ogni luogo,
il caldo era rovente,
ogni superficie faceva bollente.


Non me ne accorsi prima
perché troppo impegnato
a lavorare, troppo per poter osservare
che il tempo cambia intorno a noi,
anche se, forse, in fondo, non lo vuoi.
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Profilo Autore: Antonio  

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