Arpe di grano sconfinano
a vestir il silenzio cieco
d’un bacio lunare
e tu, diagonale dei miei respiri,
straccia la mia solitudine
come un editto di sguardi
inciampato nei tuoi desideri,
gioca pure a moltiplicarmi l’anima
nel ritornello dei pensieri miei
ed anche il cielo scioglierà il suo petto
sui pronomi sfitti del nostro esistere,
t’annodo ad ogni sguardo di luce
rubato alla poesia di questo vento.
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