L’ultima poesia la scrivo
tenendo il cuore in mano
tanto poi a che mi servirà
se dovrò gettarlo via
assieme alle parole
che non avrei mai
voluto scrivere
pescate nel fango
di ingiurie gratuite
vomitate da una penna
colma di rabbia
per non avere saputo
anteporre al suo inchiostro
quello del cuore.
Che nonostante tutto
batte imperterrito.
Magari un giorno
se avrò tempo
o forse la voglia
mi scuserò con lui
per averlo fatto soffrire
nell’essere stato un poeta.
Commenti
E' solo che quando a parlare è un cuore rabbioso, abbiamo poi risentimento verso noi stessi. Ma è umano
avere sentimenti di disapprovazione verso quallcosa o anche qualcuno, no? La moderazione, ecco ciò che urge, il garbo di dire la rabbia e lo scontento. L'offesa lasciamo altrove, non serve agli altri e fa male a noi, alla nostra dignità...
Un pensiero davvero gradito! Ciao...^.^