E l'epitaffio mente: ''mai nessuno
Potrà scordar il tuo nome e il tuo viso''.
Lo scheletro che un tempo era qualcuno
Ora è nessuno, ingannato e deriso.

Da quella miserabile menzogna
Che è la memoria di chi non ricorda.
L'uomo s'innalza e della gloria sogna
Ma alla sua vanità la storia è sorda.

O tu, il più angosciato tra i mortali
Perché diverso dagli altri animali
Ti fece la madre terra funesta?

Or resto io nel tempo che resta
A ricordar vite d'oggi e di ieri
Qui sulle tettoie dei cimiteri.
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Profilo Autore: Giulia  

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Commenti  

Simone*
+1 # Simone* 25-06-2019 00:08
Echi di vite ...e di memorie annerite ..trovo che la tua poesia sia una voce fuori campo..il tuo pregio a mio modo di vedere e' di essere decisamente diretta senza essere scontata ...un saluto

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