Lascio al mio giardino un cuore
Sotterrato sotto metri
Dove in anni verdeggianti
Correvo stanco tra le braccia di mamma
Sotterrato sotto metri
Tra aerei nel cielo
E rugiada nel prato
Non so a chi andrà la gloria
Di assaporare i suoi colori
E rugiada nel prato
Non so a chi andrà la gloria
Di assaporare i suoi colori
Assopiti in campi verdi
Assonnati tra il canto dei grilli
E la furia estiva dei lampi
Dove in anni verdeggianti
Correvo stanco tra le braccia di mamma
Dopo sedute incessanti al ceppo
Dell'albero mio, la quercia Alberto
Così la chiamai io, che ora non c'è più
Sapete, gli alberi son grandi psicologi
Così la chiamai io, che ora non c'è più
Sapete, gli alberi son grandi psicologi
Come le loro radici formicolan la terra
E le loro braccia ti salutano dai monti
Nei giorni di aquiloni ti anneghi
Ti tramonti e ci ritorni
Ti tramonti e ci ritorni
Tra le voci della tua corteccia
Quella in testa, però
Che molle non rimane
Quella in testa, però
Che molle non rimane
Alla festa che è la memoria
Dei vecchi giorni
Dei vecchi giorni
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