Coniugherò desinenze di mare
nel vuoto acerbo del tuo eco
ed un violino d’alba e silenzio
giocherà con l’indirizzo dei tuoi battiti,
aspetterà punteggiatura d’anima
ad abitare i nostri meridiani.
Le chiavi di questo spento infinito
scivoleranno sulla poesia dei nostri cuori
ed il mestiere di abitare un sogno
ferirà un germinar di solitudine
come pioggia d’autunno
sfamata da uno sguardo in declino.
Sussurrerò i capitoli della nostra storia
ad un attimo senza casa
e tutt’intorno lacrimeranno
solo petali della nostra eternità.
Commenti