Al limite della vertigine
gioia chimica e caos:
follia dionisiaca notturna.
Lupi affamati di vita
Arcobaleno e poesia
Uccelli in picchiata
La peggio gioventú
Temeteci
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Profilo Autore: A.B.  

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Commenti  

Antonia Vono
+1 # Antonia Vono 02-10-2014 15:59
Perdonami ...non trovo il filo conduttore,nono stante il titolo ..
Tra "lupi affamati di vita/arcobaleni di poesia /uccelli in picchiata / La peggio gioventù/Temete ci "Usare metafore , sì è il gioco , ma deve condurre anche con gli occhi attraverso un ponte in cui farsi raggiungibili anche a stento , ma è solo una mia pecca il non riuscire a raggiungerti ... e per me è un dispiacere ,amo entrare nelle poesie ,amo seguire la mente che ha scritto ...qui sì trovo il caos , forse questo volevi intendere ..c'è caos nella mente umana e tutto diventa temibile ..
Alla prossima, che leggerò con molto piacere , per capirti meglio
nabrunindu
+1 # nabrunindu 02-10-2014 17:11
io ci leggo rabbia, poetica, ma rabbia!
A.B.
+1 # A.B. 03-10-2014 01:22
Innanzitutto vorrei iniziare dicendo che ultimamente sto iniziando a sperimentare un diverso tipo di poesia, accorciare il verso, liberarlo dalla metrica e scrivere, se vogliamo, per immagini. Questa e' la poesia che piu'rappresenta questa "nuova" ricerca.
La prima parte credo sia abbastanza chiara, parla dello spingersi oltre il limite - tema a cui sono molto affezionato intellettualmen te parlando-. Quale sia il limite lo decide il lettore che puo' interpretare a suo piacimento. La seconda parte, quella "per immagini" descrive un gruppo di persone ( ragazzi ) che vivono pienamente la propria gioventu', non necessariamente poeti ma conunque persone che vivono la loro vita con poesia e quindi la invocano senza nemmeno rendersene conto , succhiando il midollo di ogni secondo delle loro giornate perche' coscienti dell'importanza centrale di ogni singolo momento. Determinati, poetici ma con i piedi per terra.
Questa e' una poesia che puo' essere interpretata in diversi modi. C'e' chi ci vede rabbia ( gli ultimi due versi possono sembrare una minaccia). A me piace leggerla in chiave ironica, capovolgendo quindi il monito finale per trasformarlo in una sfida generazionale se vogliamo, un ghigno beffardo verso la "società''.
Questa poesia potrebbe parlare di me, di te, di noi ( il club) o di Verlaine e Rimbaud, non e' prettamente autobiografica e anche qui lascio libertà d'interpretazio ne. Spero d'essermi fatto capire, e ti ringrazio per il commento
A presto
A.B.

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