Quartine di quinari a rime alternate (una impropria -ermo/-erno).


È asciutto il viso,
son secchi gli occhi
mentre sto assiso
e odo i rintocchi

delle campane
del tuo villaggio;
m'abbaia un cane
senza coraggio,

sta tra le gambe
del suo padrone,
le sfiora entrambe
con convinzione.

Mentre m'abbaia
pare un ossesso
che a centinaia
di morsi al fesso

vorrebbe dare;
ma resto fermo
nel mio pensare
al freddo inverno

che mi circonda
e con rigore
pure sprofonda
dentro il mio cuore.

Freddo il giardino
che mi circonda,
e il cuoricino
ch'è senza sponda,

pronto a cascare
sempre più in basso
mentre a latrare
passa il gradasso.


13/12/2024


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Profilo Autore: ioffa  

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Commenti  

Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 08-01-2025 17:54
....pronto a passare
al contrattacco
e un calcio dare
a quel vigliacco.
ioffa
# ioffa 09-01-2025 00:50
Ero in un parco pubblico appena uscito dall'ospedale per i controlli di routine, con un primo risultato rapido non entusiasmante ed in attesa dei dati di analisi più precisi di lì a qualche ora, ma ero di umore pessimo per altri motivi, non mi sentivo neanche dell'aria giusta per tentare di raggiungere la "mia" sirenetta, stavo immerso nei pensieri legati a brontolii casalinghi del giorno prima e piccole rogne finanziarie, più una serie di messaggi arretrati cui rispondere tra siti di poesie, ex-compagni di giochi web, ex-colleghi informatici, avvocati… tentavo di distrarmi leggendo un po' di poesie e aggiornamenti di bioingegneria seduto sulla panchina e quel cavolo di cane si mette ad abbaiarmi come un invasato, neanche fosse stato animato dai superpoteri di qualche strega alicartacea! Gli stavo antipatico a pelle, visto che non ci avevo interagito non vedo altri motivi; poi quando i padroni lo hanno recuperato ha cambiato toni passando dal feroce ossesso al piagnucolante prima di zittirsi finalmente con la coda tra le gambe lasciandosi trascinare via. Il sole non splendeva, né dentro né fuori.

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