Quartine di quinari a rime alternate (una impropria -ermo/-erno).
È asciutto il viso,
son secchi gli occhi
mentre sto assiso
e odo i rintocchi
delle campane
del tuo villaggio;
m'abbaia un cane
senza coraggio,
sta tra le gambe
del suo padrone,
le sfiora entrambe
con convinzione.
Mentre m'abbaia
pare un ossesso
che a centinaia
di morsi al fesso
vorrebbe dare;
ma resto fermo
nel mio pensare
al freddo inverno
che mi circonda
e con rigore
pure sprofonda
dentro il mio cuore.
Freddo il giardino
che mi circonda,
e il cuoricino
ch'è senza sponda,
pronto a cascare
sempre più in basso
mentre a latrare
passa il gradasso.
13/12/2024
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al contrattacco
e un calcio dare
a quel vigliacco.