Ti aspetto
ansioso, seduto sulla lancetta lenta delle ore.
Sento gli organi in tumulto,
il fegato eroso mena biliosi fendenti,
i polmoni alterati sbuffano come geyser,
il cuore modula un ritmo incontrollato,
e la mente mente continuamente a sé stessa.
Ti aspetto,
il sangue scorre come i torrenti
nelle piene dopo la tempesta,
e i muscoli dolenti di acidità
cementano la rigidità delle articolazioni.
Affiora la menzogna della mente
nel fondo delle pupille stralunate,
e prende forma inequivocabile
la desolante verità.
Ti aspetto
frenando lo scorrere delle ore,
ma non percepisco ancora
la tua agognata presenza.
Ti ho aspettato invano questa notte,
o morte benigna e invocata,
che dal dolore mi devi salvare,
dalle memorie mi devi liberare,
dai tristi rimorsi mondare,
e da questa interminabile attesa affrancare.
Ti aspetterò ancora,
non rifiutare il mio flebile richiamo
e con lieve sospiro portami via
da questo corpo sciagurato,
da questa vita insensata,
da questa esistenza inesplicabile.
Ti aspetterò ancora,
ansioso, seduto sulla lancetta lenta delle ore.
ansioso, seduto sulla lancetta lenta delle ore.
Sento gli organi in tumulto,
il fegato eroso mena biliosi fendenti,
i polmoni alterati sbuffano come geyser,
il cuore modula un ritmo incontrollato,
e la mente mente continuamente a sé stessa.
Ti aspetto,
il sangue scorre come i torrenti
nelle piene dopo la tempesta,
e i muscoli dolenti di acidità
cementano la rigidità delle articolazioni.
Affiora la menzogna della mente
nel fondo delle pupille stralunate,
e prende forma inequivocabile
la desolante verità.
Ti aspetto
frenando lo scorrere delle ore,
ma non percepisco ancora
la tua agognata presenza.
Ti ho aspettato invano questa notte,
o morte benigna e invocata,
che dal dolore mi devi salvare,
dalle memorie mi devi liberare,
dai tristi rimorsi mondare,
e da questa interminabile attesa affrancare.
Ti aspetterò ancora,
non rifiutare il mio flebile richiamo
e con lieve sospiro portami via
da questo corpo sciagurato,
da questa vita insensata,
da questa esistenza inesplicabile.
Ti aspetterò ancora,
ansioso, seduto sulla lancetta lenta delle ore.
5 commenti
Calma apparente
in quel gutturale lamento
Sembrianze trasparenti
di spettri che volteggiano
confondendosi nel sogno
Non fu più sogno nell'attimo in cui
siepi ed alberi si confondono
dove le cime sono coniche
e dove il silenzio è silenzio
Da lì in vista i pianeti
che danzano in quell'accogliente
spazio chiamato "di benvenuto"
Leggera sorridi avanzando
nella pace della non materia
Lacrimano i tuoi occhi
per quel lascito prezioso
che in quell'acuto dolore
ti ha strappato a loro.
in quel gutturale lamento
Sembrianze trasparenti
di spettri che volteggiano
confondendosi nel sogno
Non fu più sogno nell'attimo in cui
siepi ed alberi si confondono
dove le cime sono coniche
e dove il silenzio è silenzio
Da lì in vista i pianeti
che danzano in quell'accogliente
spazio chiamato "di benvenuto"
Leggera sorridi avanzando
nella pace della non materia
Lacrimano i tuoi occhi
per quel lascito prezioso
che in quell'acuto dolore
ti ha strappato a loro.
Grigio del pomeriggio passato,
con gli occhi fissi su un libro ormai ammazzato,
ammazzato da noi omicidi terreni,
noi con queste idee e occhi non più sereni,
diversi da quelli di un bambino appena nato,
che spera subito in un calore,
nel cuore solamente sentito.
con gli occhi fissi su un libro ormai ammazzato,
ammazzato da noi omicidi terreni,
noi con queste idee e occhi non più sereni,
diversi da quelli di un bambino appena nato,
che spera subito in un calore,
nel cuore solamente sentito.
E' arrivato cosi
in una giornata fredda
piovosa
l’ultimo saluto
il cuore di moltissime persone
disperato
triste
emozioni altalenanti
il volto segnato
dalle tante lacrime
non ci sei più
difficile accettarlo
non si è mai pronti
ad un addio
non si è mai
preparati
all'ultimo saluto
arrivato cosi
in una giornata
fredda e piovosa
nella disperazione più totale.
in una giornata fredda
piovosa
l’ultimo saluto
il cuore di moltissime persone
disperato
triste
emozioni altalenanti
il volto segnato
dalle tante lacrime
non ci sei più
difficile accettarlo
non si è mai pronti
ad un addio
non si è mai
preparati
all'ultimo saluto
arrivato cosi
in una giornata
fredda e piovosa
nella disperazione più totale.
Un’amicizia vera... profonda...
mi avete voluta con voi, tu e rosa,
si è subito instaurato un rapporto bellissimo.
E' arrivata l’emergenza, l’infortunio di rosa,
avete fatto il mio nome, è cosi sono entrata
nel nostro meraviglioso gruppo, "l’azione cattolica".
Portiamo in montagna i nostri ragazzi, per una settimana
che ci fa legare più di prima, ci fa staccare dal resto del mondo
senza tv, Senza pc., Cellulari giochi ecc....
Ci organizziamo nel nostro regno
( la nostra cucina ) dove prepariamo
colazioni, pranzi, cene.... e molto altro.
Mi hai insegnato molte cose, molti trucchi,
adesso è rimasto un vuoto incolmabile,
tu non sei più con noi.
Ci sei sempre, sei con noi, la tua anima e il tuo cuore è con noi,
sembra che a volte mi parli, mi rimproveri,
" non si fà cosi " ! "non è questo che ti ho insegnato io ".
Tu che sei sempre stato un padre
per i nostri bambini, per i nostri animatori,
niente sarà più come prima.
Non sei più fra noi, ma io ti sento presente
e vicino a noi, ci manchi tanto, sarai sempre con noi,
ti abbiamo sempre voluto bene e sempre te ne vorremo.
ADDIO GIOVANNI MI MANCHERAI TANTISSIMO.
mi avete voluta con voi, tu e rosa,
si è subito instaurato un rapporto bellissimo.
E' arrivata l’emergenza, l’infortunio di rosa,
avete fatto il mio nome, è cosi sono entrata
nel nostro meraviglioso gruppo, "l’azione cattolica".
Portiamo in montagna i nostri ragazzi, per una settimana
che ci fa legare più di prima, ci fa staccare dal resto del mondo
senza tv, Senza pc., Cellulari giochi ecc....
Ci organizziamo nel nostro regno
( la nostra cucina ) dove prepariamo
colazioni, pranzi, cene.... e molto altro.
Mi hai insegnato molte cose, molti trucchi,
adesso è rimasto un vuoto incolmabile,
tu non sei più con noi.
Ci sei sempre, sei con noi, la tua anima e il tuo cuore è con noi,
sembra che a volte mi parli, mi rimproveri,
" non si fà cosi " ! "non è questo che ti ho insegnato io ".
Tu che sei sempre stato un padre
per i nostri bambini, per i nostri animatori,
niente sarà più come prima.
Non sei più fra noi, ma io ti sento presente
e vicino a noi, ci manchi tanto, sarai sempre con noi,
ti abbiamo sempre voluto bene e sempre te ne vorremo.
ADDIO GIOVANNI MI MANCHERAI TANTISSIMO.
Io fui tra coloro, rosso crociato
dal ferreo elmo infuocato,
ch'entrando nel borgo schiantato
a fil di spada, l'elsa argentata,
ogni anima pagana hanno svenata.
Tu giacevi, scarno fagotto d'ossa,
insanguinata, tra le macerie celata.
Non ti vide alcuno, tranne il mio sguardo.
Incrociai il tuo occhio, flebile luce,
pozzo profondo, d'ostinata sfida colmato.
Non so se bella eri, se giovane, se madre.
La tua sfida spensi con un sol tratto
della mia sacra spada, l'elsa argentata
di rosso colore tutta inondata.
P.S. Qualche giorno fa lessi che Papa Gregorio VII prediligeva questo motto, tratto dalla Bibbia (Geremia):
"Maledetto colui che compie l'opera dell'Eterno fiaccamente, maledetto colui che trattiene la sua spada dallo spargere il sangue!"
Da li è nata la poesia.
dal ferreo elmo infuocato,
ch'entrando nel borgo schiantato
a fil di spada, l'elsa argentata,
ogni anima pagana hanno svenata.
Tu giacevi, scarno fagotto d'ossa,
insanguinata, tra le macerie celata.
Non ti vide alcuno, tranne il mio sguardo.
Incrociai il tuo occhio, flebile luce,
pozzo profondo, d'ostinata sfida colmato.
Non so se bella eri, se giovane, se madre.
La tua sfida spensi con un sol tratto
della mia sacra spada, l'elsa argentata
di rosso colore tutta inondata.
P.S. Qualche giorno fa lessi che Papa Gregorio VII prediligeva questo motto, tratto dalla Bibbia (Geremia):
"Maledetto colui che compie l'opera dell'Eterno fiaccamente, maledetto colui che trattiene la sua spada dallo spargere il sangue!"
Da li è nata la poesia.
Eri la mia insegnante di vita
eri la mia vita
ti ho lasciata
dopo che mi hai pronunciato
quattro parole....
che mi accompagneranno
per tutta la vita
fino all'ultimo mio respiro
come tu hai dedicato a noi
tutti i tuoi respiri
ci hai dati alla luce
ci hai cresciuti
educati
ma ci hai anche lasciati troppo presto
avevamo bisogno di te
io avevo bisogno di te
non ho pace
mi manchi da morire
ti ho vista viva
e poi ti ho rivista dopo 21 giorni
dentro una bara
questa è la visione
che ho tutti i giorni
tutti i minuti della mia vita
mi manchi mamma.
eri la mia vita
ti ho lasciata
dopo che mi hai pronunciato
quattro parole....
che mi accompagneranno
per tutta la vita
fino all'ultimo mio respiro
come tu hai dedicato a noi
tutti i tuoi respiri
ci hai dati alla luce
ci hai cresciuti
educati
ma ci hai anche lasciati troppo presto
avevamo bisogno di te
io avevo bisogno di te
non ho pace
mi manchi da morire
ti ho vista viva
e poi ti ho rivista dopo 21 giorni
dentro una bara
questa è la visione
che ho tutti i giorni
tutti i minuti della mia vita
mi manchi mamma.
Scendono
lungo l’argine
le orme invisibili e lucenti
dei sogni stretti
tra lo zucchero filato.
Le apparenze
lasciano senza fiato la quiete
di piccoli passi mai nati
spenti,
sfiorati fugacemente da sorrisi
foderati di bianco dolore
avvolti di vita
come il breve passaggio
di un arcobaleno.
lungo l’argine
le orme invisibili e lucenti
dei sogni stretti
tra lo zucchero filato.
Le apparenze
lasciano senza fiato la quiete
di piccoli passi mai nati
spenti,
sfiorati fugacemente da sorrisi
foderati di bianco dolore
avvolti di vita
come il breve passaggio
di un arcobaleno.
Sei gia ' morto: sei stato poco accorto.
Non hai voluto ascoltare;
non ti sei scomodato
a riflettere sull'evidenza,ormai distolto
dall'impazienza di correre,correre.
Riposerai per sempre
in una nuda bara;
in compagnia di famelici vermi
che faranno un pasto appetitoso
delle decomposte membra.
Nessuno ti rimembra,non sei nato
per molti;
e ora sei qui
a subir il giudizio degli stolti.
resurrezione un giorno
non conoscerai.
Non ti sei sforzato di credere
in una fede che non tradisce
e che solo gli empi sfinisce..
Non hai voluto ascoltare;
non ti sei scomodato
a riflettere sull'evidenza,ormai distolto
dall'impazienza di correre,correre.
Riposerai per sempre
in una nuda bara;
in compagnia di famelici vermi
che faranno un pasto appetitoso
delle decomposte membra.
Nessuno ti rimembra,non sei nato
per molti;
e ora sei qui
a subir il giudizio degli stolti.
resurrezione un giorno
non conoscerai.
Non ti sei sforzato di credere
in una fede che non tradisce
e che solo gli empi sfinisce..
Soldato morto
in missione di pace
sposo mancato
tuoni e fulmini
temporale improvviso
s'oscura cielo
bandiera copre
la bara del soldato
triste ritorno
donna piange
posa fiore su tomba
amato andato
speranze di gioia
tramutate dolore
niente rimane
in missione di pace
sposo mancato
tuoni e fulmini
temporale improvviso
s'oscura cielo
bandiera copre
la bara del soldato
triste ritorno
donna piange
posa fiore su tomba
amato andato
speranze di gioia
tramutate dolore
niente rimane
Folta torma di dimostranti
si aggira sul piazzale,
inquieta,plaudente,
festante sghignazzante;
rabbia ventennale repressa
esplode ad alto potenziale;
tanti colpi si susseguono
su un corpo
vestito di orbace;
con sisnistro scricchiolio;
quel cranio nudo
e' morto giustiziato,
ora pende rivoltato.
si aggira sul piazzale,
inquieta,plaudente,
festante sghignazzante;
rabbia ventennale repressa
esplode ad alto potenziale;
tanti colpi si susseguono
su un corpo
vestito di orbace;
con sisnistro scricchiolio;
quel cranio nudo
e' morto giustiziato,
ora pende rivoltato.
Occhi infranti nei silenzi assordanti,
nei volti impauriti
di fantasmi ormai stanchi.
Danzano questa melodia straziante
e funebre
di un coro che, silente, s'avvicina,
ormai la morte
ah lor non dice nulla,
imprigionati come pegno
di un sonno eterno.
Danzano come fate
ormai spente dai loro colori luccicanti
ma morenti.
"Arrivino, arrivino"
mormorò Belzebù:
"questo inferno v'aspetta
che sia solo l'inizio!"
nei volti impauriti
di fantasmi ormai stanchi.
Danzano questa melodia straziante
e funebre
di un coro che, silente, s'avvicina,
ormai la morte
ah lor non dice nulla,
imprigionati come pegno
di un sonno eterno.
Danzano come fate
ormai spente dai loro colori luccicanti
ma morenti.
"Arrivino, arrivino"
mormorò Belzebù:
"questo inferno v'aspetta
che sia solo l'inizio!"
Ch'ella fu la fine nella morente perdizione
nella scarna esistenza d'oblio sopito
sarà fluito il tempo che giace la vita
come missiva senza ritorno.
Fugace testimone di torcia eterea
dal vermiglio circostante
che consuma lentamente.
Cenere fu e
cenere divenne.
nella scarna esistenza d'oblio sopito
sarà fluito il tempo che giace la vita
come missiva senza ritorno.
Fugace testimone di torcia eterea
dal vermiglio circostante
che consuma lentamente.
Cenere fu e
cenere divenne.