Una voce...
quella dagli spasmi soavi e frenetici.
quella dagli spasmi soavi e frenetici.
Quella di un sogno d'estate
dove il sax liberava i piedi nella sabbia.
E non ci bastavano le ore,
ne il cibo...
c'era solo una gran voglia di divorarci l'un l'altro
all'ombra della mezza luna,
alla penombra di macchie bianche sulla battigia.
Una voce...
quella attaccata al cuore mio.
Quella di un ricordo indelebile.
ne il cibo...
c'era solo una gran voglia di divorarci l'un l'altro
all'ombra della mezza luna,
alla penombra di macchie bianche sulla battigia.
Una voce...
quella attaccata al cuore mio.
Quella di un ricordo indelebile.
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