Sono l’esatto opposto di me,
niente di più, niente di meno
e mi dimeno negli anfratti di un’anima
che solo adesso scopro di averne una
composta pressappoco
da materiale refrattario e
da ciò che fino adesso
pensavo fosse solo il suo contrario.
E finalmente ci sono anche io
in questo spazio illuminato
da energie rinnovabili,
sono sole acqua e vento
dentro la tempesta ormonale
dei miei ritmi circadiani.
Il tempo di una sigaretta
e mi guardai da dietro le quinte della mia vita,
con passi decisi, decisi di ritornare in scena
senza copione, senza finzione:
avevo abolito la quarta parete.
Commenti
Consiglio d'amico: non ti infrattare troppo nell'anima! ... ci si perde!
Molto personale e tua ...apprezzata nel tuo talento di scrivere
Ciao EMAUELE. a presto