L'azzurro invade incurante il cielo
assapora l'orizzonte
scandagliando gomitoli di nuvole
silenzia il grano arruffato dal vento
oro prezioso tra le finestre del sole
ove ricami tremuli frastornati e perpetui
dilettano docili papaveri rossi .
La solitudine
è nei campi carica di polvere e sospiri
Dio benedica il contadino
quando sminuzza e frantuma il terreno
a suo modo scrive, dipinge e sparge i semi .
Tutto avrà un sonno lungo e breve.
Cadon le foglie , giace la neve ,
dolce il tepore accarezza teneri germogli
e falce in mano stanno i covoni
a rimirar le stelle .
Arpeggia Giugno ogni fiato, ogni passo , ogni cuore
e in un sacco di juta riposa il chiarore .
Dio benedica il profumo fragrante
che si sperde all'alba nella via
odora di forno a legna ,
un taglio a croce ansito d'amore ,
una carezza e cosi sia .
Commenti
come Sasha la trovo una bellissima poesia Caterina.