Un altro anno é trascorso
da quando abbandonai il ventre di mia madre,
da quando vidi per la prima volta il volto di mio padre.

Aumentano gli anni
e con essi gli affanni,
i capelli bianchi,
i sogni infranti.

Un altro anno é passato
da quando la clessidra della vita fu girata,
dando inizio al conto alla rovescia.

Non si ricorda il primo respiro,
la prima boccata d' aria fresca e pungente,
la prima volta che osservammo le fattezze della gente.

Ma si sa, che si piange di paura
perché a veder tutto quel trambusto
il piccolo cuore si spaura.

Crescono i ricordi dei tempi passati,
son sempre più sbiaditi
nei meandri della mente affollati.

Un'altra candelina sulla torta
si consuma, come il filo della vita
che si accorcia pian piano fra le dita.

C'è meno tempo a disposizione
ma qualche sogno in più da realizzare,
non resta che affrettarsi perché il futuro non é sicuro,
ed é meglio non tergiversare.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Antonio  

Questo autore ha pubblicato 38 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.