Nell'aria della sera
che arrotola gli ultimi fianchi del giorno,
io vado a caccia del miglior confine
per addentrami nei boschi di fiaba.
Ancora un po’ attenderò paziente
i coni della notte senza l’alta luna
e lì alloggerò l’ultimo urlo del vento,
su cruda roccia che il sole abbandona.
Cosa sognerò nel buio di poche stelle
che mi ricordi i fasti delle alte Corti,
che riaccenda luci e voglie matte
perché riveda la casa impossibile?
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