Un'onda s'è alzata e oscura il cielo,
l'ombra si è sdraiata ed ora è freddo.
Uno freme e piange sotto al velo
che uccide la luce: il gelo che cresce ed è troppo.
Spesso si cerca di fermare il flutto che arriva,
ma è così bello morir sott'al suo galoppo;
l'onda splende ed è limpida, esplosiva.
Ti annega dentro sé. Boccheggi e ti entra in gola,
si insinua in te e per un attimo tace.
Allora inizia lo scontro: più ti proteggi e più ti strappa, più ti dimeni e più si fa vorace.
Non guarda in faccia nessuno, le siamo tutti alieni,
ci schiaccia e tortura come fossimo scarafaggi.
Quello è ciò che dà, il suo dono immenso:
un respiro nel mare, una fitta al polmone,
la ferita nel cuore e tanto vino denso,
il dolore, la vita che scompare e soltanto
un’ultima
nota.
Commenti
Con grande maestria hai saputo paragonare la loro travolgente musica ad un naufrago che viene travolto da un flutto, un'ondata, un cavallone ma con l'unica differenza di una morte quasi dolce e piacevole!
"MI piace" e 5 stelle di gradimento , per te!
Buona serata!
So benissimo quanto travolge la musica perchè io ci sono dentro, anche se non ad alto livello ma anch'io sono un musicista.
Suono chitarra, tastiera e scrivo anche canzoni!
Mi fa piacere che tu abbia gradito ed apprezzato il mio commento!
Rigrardo alla mia poesia con rima baciata, a differenza di te, non solo a me piace, ma suona mesglio alla declamazione che io faccio ad ogni mia poesia! Mi piace anche curare la metrica e la lunghezza delle strofe: prova a leggerne altre quando hai tempo, buona cena!
la libertà dei versi è bella però se la declami o la leggi, specialmente se non è stata rispettata alla perfezione la punteggiatuta la punteggiatura, il lettore non capisce niente e deve rileggere tante volte per riuscire a capire cosa voglia dire l'autore. Se invece si cura la metrica e la punteggiatura, la poesia suona bene sia quando la leggi e sia quando la declami! E' come la musica, se non rispetti il tempo non riesci a suonare, viene fuori soltanto un frastuono! Ciao, ora devo proprio andare!