Ottobre, mese ancor gentile,
i brividi che sento
non sanno di paura né di gelo.
È un pensiero nuovo che li procura.
Così nascosto nella mente
che ancor non l'ho veduto.
L'animale primitivo che c'è in me
l'ha fiutato e a pelo dritto resta in guardia
mentre vago nella nebbia.
In questo mese transitorio
che in modo dolce, di sicuro
mi sospinge in fredde zone
di questo vivere ormai stanco.
Quel pensiero mi segue muto
invadendomi ogni anfratto.
Quando infine l'avrò scovato,
non avrò forze da parare a difesa.
Silenzioso avrà già ucciso
ogni devota sentinella e sarò presa.
i brividi che sento
non sanno di paura né di gelo.
È un pensiero nuovo che li procura.
Così nascosto nella mente
che ancor non l'ho veduto.
L'animale primitivo che c'è in me
l'ha fiutato e a pelo dritto resta in guardia
mentre vago nella nebbia.
In questo mese transitorio
che in modo dolce, di sicuro
mi sospinge in fredde zone
di questo vivere ormai stanco.
Quel pensiero mi segue muto
invadendomi ogni anfratto.
Quando infine l'avrò scovato,
non avrò forze da parare a difesa.
Silenzioso avrà già ucciso
ogni devota sentinella e sarò presa.
Commenti
meraviglioso: Non conviene resistergli, forse non si potrebbe neanche. Versi molto apprezzati.
Un caro saluto Ibla, Grace