In attesa sotto la pioggia, la spiaggia
è vuota e a distanze siderali, i voli
dell’immaginazione mischiano l’ieri
e il domani: il vulcano è in eruzione
e il suo rossore sfuma mentre albeggia,
siamo il peccato di gola dei cannoli
di ricotta e l’incrocio degli emisferi
della terra. Se cerchi ancora l’emozione,
se guardi lo sfondo di quest’incertezza,
puoi scoprirci battiti alternati a versi,
slanci e pudori, riguardi e amori
dell’età di Saturno e quel canto impuro
dell’ultimo fiato. E la tenerezza,
ora che siamo in due sotto l’ombrello, persi
in uno sguardo ambrato, i suoni scuri
nel silenzio che abbatte il muro.
Sotto l’ombrello io e te a emozionarci,
vivere, ridere, amarci
con la fiamma che scuote le arterie
e nelle vene sommarci, una spanna
sopra le delusioni,
senza il clamore della giovinezza
che spaccia per amore le mancanze,
le illusioni e ora che facciamo
di una carezza il suono dell’eterno,
lo schiocco dentro lo scirocco dell’emozione,
che descriviamo dalle mani i suoni
e nelle caverne troviamo l’eruzione dei fiati,
noi che ci siamo fidati e ancora
e ancora stiamo costruendo ossimori
e ci siamo perdonati l’incoerenza
dalla molle consistenza di un orologio
di Dalì, ci ritroviamo a essere gocce
tra le gocce di un cielo
pallido d’indolenza, che nemmeno
fa caso a noi che ci guardiamo
e ardiamo mentre andiamo
nella direzione che vuole l’amore.
Commenti
Prima parte mbp, sopratt per i cannoli siciliani :)
Seconda parte av... che si libera in versi semplici; così come vuole l'Amore :)