Sono mesi che aspetto,
attendo invano,
che tu mi chiami,
che mi tenda la mano.
Sapessi quante notti ho sognato
il tuo sì dopo essermi dichiarato.
Ho sognato i tuoi occhi espressivi
ma era una fantasia e tu non dormivi.
Ora mi chiedo: cosa ho sbagliato?
Forse la colpa é anche la mia,
in cosa ho peccato?
Ma tu hai giocato,
con i miei sentimenti,
hai fomentato i miei tormenti.
Tu! Come una divinità oscura e malvagia,
hai carpito le mie debolezze,
per costruirti con esse delle fortezze.
Io cercavo di non naufragare,
pensavo di aver trovato in te un aiuto,
invece mi hai dato la spinta
per farmi affondare.
Ormai é parecchio che dico "ti amo",
ma tu fredda e glaciale
mi hai tenuto lontano.
I fiori che avevo per te
sono appassiti,
come il mio tenero cuore,
in un colpo solo spariti.