Ci sono sogni che sotterri
nelle notti senza luna
nessuna croce a custodirli
ci cresce sopra erba nuova.
Finché il sole ti consola
e ti governa leggiadria
i tuoi passi smemorati
non riprendono la via.
Poi ci torni in altre notti
tu, spettro di te, ad ascoltare
eco di voci amate, abbandonate
come sirene alla deriva.
La dea bianca ora è tornata
a governare nel suo cielo.
Non ti dirà qual è la strada.
Sotto il suo regno nessuna pietà.
Commenti
(signora e padrona dell'amore e della morte... questa dea, andrà mai in pensione?)
cmq il succo è: sogni, vita, richiamo... malinconia, nostalgia... e poi la sfiga della morte )
Eccheccaz... spita! questa modo operante della vita, mai cambierà!
Un caro saluto.
Ebbrava Ibla!
Carla