Stiamocene qui
a consumarci le stagioni
perpetrando nel delitto
di non volerci amare.
Trattiamoli così,
come fossero infiniti
e non tremuli pensieri,
quelli che ci legano
-noi, ali di farfalla,
nel fingerci petali
attaccati alla corolla-.
Allor che sarà giunto
l’autunnale vento,
portandoci la pioggia
sulle gote stanche,
ci chiederà ogni foglia
ed ogni gemma staccherà dal ramo.
Saremo alberi già spogli
quando, alla fine, capiremo.