
Nella foschia mattutina
settembre appena arrivato
lascia la sua impronta
nel variegato dei colori
che dall'acceso dell'estate
declinano all'ambrato.
Nell'aria
si nota una certa leggerezza,
una nuova frescura, propria
del preludio d'autunno
che ci viene incontro.
Un vento biricchino
gioca con le fronde facendole tremare
mentre l'ortensia
è piegata al frutto della luce.
Osservo
gli alberi roridi di rugiada
che sull'alto dei rami
la volta carezza nel loro turgore
mentre le bianche nuvole scorrono
in un inno silente.
I colori ramati
rimandano
i loro splendidi riflessi
a ricordare quella ruggine latente
che affiora ogni tanto
da cavità nascoste dell'anima
pronta a rimembrarmi quel saluto
lasciato cadere lì, frettolosamente;
ma di cui è rimasta l'eco
nell'aria che aleggia.
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