Ecco che si spegne
anche l'ultima luce,
si chiudono le imposte,
si serrano le porte.
Qui non ci abita più nessuno.
Non lo sapevi forse?
La signora Dora ha esalato
l'ultimo suo respiro.
Da non crederci proprio.
Che sol ieri la vidi
sulla loggia
a stendere il bucato.
Anche quest'uscio si chiude,
l'ennesimo del rione,
che si fa sempre più silenzioso
e desolato. Presto non ci abiterà
che qualche gatto randagio
e qualche spirito in pena.
La finestra della signora Dora
dirimpetto alla mia si trova.
Ora è sempre chiusa,
da essa non esce più l'odore
del caffè al mattino,
del ragù della domenica.
Ancor mi sembra di sentire
il suo televisore acceso
predicare il santo rosario o
il suo telefono squillare solerte.
Ma è solo un'impressione,
l'illusione dell'abitudine
che rende difficile
assimilare l'idea.
Poi ricordo il suo feretro
abbandonare l'adorata dimora...
La via si fa deserta e triste
e il paesino é sempre più vuoto,
un'altra casa si chiude in se stessa,
col suo carico di ricordi e di profumi,
che rimangono custoditi segreti
come in un prezioso scrigno.
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leva illusione di torno