Oggi sono fredde spade di luce
i raggi del sole, si riempie la piazza
di parole sensate che cadranno
poi in sbuffi e nel vuoto.
I poliziotti hanno pestato un populista
dietro l'angolo del quartiere,
la scia rossa nel rosso generale,
sono di bianco cotone i nostri saggi piombi
e senza sorreggersi a nuove e indipendenti travi
la mia generazione invoca il '68.
Stasera sarà freddo, scoppietta come un fuoco
il disco in vinile.
Sogniamo soltanto
girando attorno ad una confusa rivoluzione
ed il brusio continua.
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