“Chiare, fresche, dolci acque ove le belle membra pose colei che sola a me par donna…”. Avrete riconosciuto l’input. Ho citato la più famosa delle canzoni del Petrarca, tratta dal suo Canzoniere. Avevo pensato, irriverentemente, ad essa, quel mattino di una torrida estate, quando posi le mie, non altrettanto poetiche, membra sotto l’ombrellone, in cerca di una frescura che latitava all’interno della mia abitazione. Più che altro, ero stato invogliato a raggiungere quelle latitudini da mia moglie, per strapparmi alla mia beneamata sedentarietà. E si, che il mio desiderio più grande è di consegnarmi alla morte nel peggior modo possibile ! Tuttavia la mia ineffabile coniuge vede il mio bene a partire dalla sua comodità. Dev’essere bello, per lei, non avermi attorno, non vedermi quasi dialogare col mio computer, non essere costretta ad ascoltare quei noiosissimi racconti che, la mia mente, mai doma, partorisce nella ricerca di un’ironia che riesca a strappare qualche sorriso. Diciamocela tutta : più sto lontano, più la sua sopportazione aumenta ! Fu principalmente per questo che, stamani, indossato il costume, migrai verso l’ombrellone che il gestore dello stabilimento balneare, aprì tra i primi della giornata. A dire il vero, oltre che calda, la giornata era anche tranquilla. Ero riuscito a sedermi essendo colpito solo da un paio di spruzzi di un fucile ad acqua e due palle di sabbia bagnata e compressa, dai primi Lanzichenecchi. Non sapete chi sono i Lanzichenecchi ? Bhe, non intendo, quelli storici, calati dal nord Europa. Intendo quelle orde assatanate di bambini che devastano il territorio balneare in questa stagione dell’anno. Io li capisco ! Sono stato un giovane Lanzichenecco anch’io, tra i più agguerriti. Per noi, osservatori distratti delle loro gesta, la loro presenza è motivo di piacere specie quando vengono accompagnati da mamme giovani e belle. Questo per dire che, oltre ad essere un vecchio bavoso, non ho ancora smaltito l’ardore giovanile. Essendo conscio delle mie capacità e per non entrare in conflitto con me stesso, decisi di fumare il calumet della rassegnazione debitamente sdraiato. Il sole picchia sul Glauco Jonio e si riflette nei miei occhi, inducendomi a socchiuderli. Siccome il buon Dio, quando mi ha creato, si è distratto un po’, mi ha procurato qualche problemino. Se, infatti, chiudo gli occhi, automaticamente comincio a pensare. Avete capito bene, ho detto pensare. Non mi è riuscito bene per tutta la vita, ma da qualche tempo anch’io penso. In contrasto col detto cartesiano : Cogito ergo sum. Con la differenza che io, prima “fuit” e poi cogitai ! Poi mi successe che le palpebre si appesantirono e si chiusero definitivamente, forse per non affaticare i miei pensieri e lasciando solo posto ai sogni che si rivelarono migliori, decisamente migliori, di essi.
- Signore…signore…dico a lei signore, mi scatta una foto ?
- E’ forestiera ? Di dove esattamente ?
- SI, Sono torinese
- Anch’io sono nato in Piemonte !
- Ma guarda che caso.
- No, non per caso.La cosa è stata premeditata dai miei. E’ venuta…da sola ?
- Si certo. In effetti sono venuta a lavorare…per i beni culturali, oggi ne approfitto per fare il bagno.
- Mi scusi, come mai ha scelto di farlo qui, vicino a me ?
- Perché lei…lei…è così serio, distaccato…
- Non vada oltre…sono così vecchio, lo so, ma che ci posso fare ?
- Ma no ! Che vecchio e vecchio, maturo si, non vecchio. Un po’ imbronciato, ma sento che ha dell’altro.
- Bontà sua, ma non sono imbronciato, sono brutto di mio.
- Vede ? E’ allegro e divertente. Mi piace !
- Divento sempre divertente quando ho a che fare con un gioiellino come lei, mannaggia al DNA ! Attenzione, non la sto corteggiando.
- Peccato, ci corteggiano i più insulsi e non gli uomini interessanti.
- Attenta a classificarmi interessante, potrei montarmi la testa fino a diventare insulso per poterla corteggiare !
- Mi fa morir dal ridere, non ci avrei creduto.
- Qualche difetto ce l’ho, come vede, faccio ridere.
- Non mi invita a cena ?
- Dovrei ?
- Lo fanno tutti gli uomini, in genere…
- Uomini ? Aspetti che controllo, sa, ho dimenticato…
- Vuol farmi morire dal ridere ?
- Assolutamente no, ma se insiste…non riesco a dir di no ad una donna !
- Ora che fa, torna a casa ? Dirà a sua moglie che è stato con una donna…semisvestita ?
- Certo che si. A mia moglie dico sempre tutto. Tanto, non mi crede ! Non mi ci vede a trattare con donne o affini. Come se lei non ci fosse già cascata nella mia trappola e…per prima !
- Quindi lei è una sorta di playboy…
- Ariecco la solita storiella. Io sono io e se qualcun altro mi crede diverso…lo lascio fare. Ma ora vado, mia bellissima piemontesina.
- Le posso dare un bacio ?
- Perché no ! Un bacio non si nega a nessuno.
Tornato a casa con l’animo lieto per quella mattinata trascorsa al mare, trovai mia moglie ad attendermi sull’uscio. Non perché temesse per me, ma solo per il pasto che si stava freddando. Mi sedetti al desco familiare ed avrei voluto iniziare a parlare di ciò che mi era capitato, ma lei m’interruppe bruscamente.
- Per favore mangia e non ci annoiare con le tue storie. Sappiamo già che avrai avuto un’avventura galante, che però hai resistito, bla bla bla. Sai cosa vuoi fare ? Scrivi uno di quei tuoi fantastici e stucchevoli racconti per il sito che ti ospita. Vedrai, almeno loro ti capiranno…o no ?
Commenti
Di fine, sottile ironia da leggersi tra le righe.
Buon giorno, Bronson, benvenuto tra noi.
Alla tua domanda rispondo: non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire e cieco di chi non buol vedere.
Pazienza!
Mi ha divertita leggerti ed ho carpito il messaggio.
Continua.
Ciao.
Ciao...