Sono nata un venerdì di primavera
ma non sapevo che Venere mia
potesse spesso ridurre in cenere
i miei tentativi di assoluta magia.
Così la poesia lieve
vede il mio incedere tra i versi
con occhi spauriti di rugiada
o con lame taglienti di gatta innamorata
e ride sempre la notte.
Forse questa è
la mia strana maledizione.
ma non sapevo che Venere mia
potesse spesso ridurre in cenere
i miei tentativi di assoluta magia.
Così la poesia lieve
vede il mio incedere tra i versi
con occhi spauriti di rugiada
o con lame taglienti di gatta innamorata
e ride sempre la notte.
Forse questa è
la mia strana maledizione.
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