E mi ritrovo
a declinare l’anima,
a spendere nei miei sguardi
il romanzo dei tuoi meridiani
e spegnerei anche l’eternità
in un vernissage di solitudine
stretto ai confini del mio cuore.
Un’orchestra di margherite
cena con un battito di luna
nell’equazione spenta
di una lacrima di mare
ed assaggio i miei silenzi,
ed aspetto i tuoi dividendi
in un sospetto d’infinito
regalato all’eco degli inverni.
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