Brezza d’acquamarina, è nuda la tua corazza
una carezza di mattina, anche più d’una la ricordo
sarà che in cantina non ho conservato nulla
nemmeno la certezza dell’anonimato o il frullato
di sapori forti, liquori invecchiati, colori a spicchi
chicchi di melograno, gli occhi a perdersi
verso la curva dell’infinito, in questo godersi
il momento, carpe diem, ora e subito, da vecchi
col cuore d’adolescenti, procedendo di lato
prima d’ingranare la marcia, seme e culla
dell’abbraccio futuro, baci a ondate, a bordo
della goletta verde, dentro la tua tenerezza.
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