Distesi le mani,
su ogni minuscolo lembo della tua pelle
m'incatenai.
Cercai i tuoi turgidi monti,
scalando l'ansimante valle del piacere.
Strinsi a me il succo degli dei
e veleggiai sul tuo corpo,
sfuggendo alle sirene della ragione.
Fui Ulisse peregrino sul tuo mare,
fui cacciatore nei tuoi mondi tropicali.
Come onde tempestose cavalcai
il tuo piacere e nel profondo dei tuoi abissi
lasciai affondare il mio veliero.
Legni intrisi d'orientali spezie
spalmai sulle tue labbra,
leccandone l'indotto sapore,
suggendo dalla tua lingua
peccaminose salive e pulsanti frenesie.
Fui ciclone nel tropico delle tue calde cosce e
nelle anse del tuo pulsare
lasciai infine riposare
l'avventuriero mio essere,
cullandolo nel tuo ritmato respiro.
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Profilo Autore: Giancarlo Gravili  

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Commenti  

Caterina Morabito*
+1 # Caterina Morabito* 16-02-2018 23:10
Passione, sensualità... immagini delicate ... il saper narrare l'amore, complimenti .
Giancarlo Gravili
+1 # Giancarlo Gravili 17-02-2018 08:01
Grazie Caterina, molto gentile!

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