La mia donna, Notte, è fuggita di nuovo

Silente come un bimbo spaventato dal buio

Che fa tana nel suo letto tormentato dai sogni

Gli stessi che mi ha dato per cullare il mio sonno

Ma sono solo io, o sono solo al mio risveglio?

Sapete, è furba la mia donna

In un momento, sola, si arrampica nel cielo

E semina quel campo di nuvole con stelle

Ma poco dopo lei, senza che me ne sia accorto

Vola via nel vento, lasciando volteggiare il suo velo tutto nero

E lo lascia cadere, scoprendo il grande cielo

O, quanto è malvagia la mia donna

A volte, se mi volto lesto, la vedo andar via

Con grazia, lenta, trascina una veste tutta nebbia e cieli bui

Ed io lì a urlare "torna, torna!"

Ma lei avanza e sparisce la sua forma

E ora? Sono solo

Allora è solo un sogno

Notte, ancora sei scappata sulla sella, senza sosta

Perché sempre, Notte? Domani tornerai

Cercherai di sedurmi e ci riuscirai

E ancora su un cavallo e poi via, chissà dove

Fa freddo, sai, Notte?

Ma il tuo abbraccio non scalda

Quando piango penso sempre

A quanto tu sia scaltra

Ma poi, lì solo, sento qualcuno avvicinarsi

Un sole, molto timido

Che è rosso come fiamma e scalda come il fuoco

C'è una fanciulla, più bella di Notte, ma di poco

Quando esce dall'oriente e l'accoglie l'orizzonte

Ha paura, paura matta, la sua guancia si fa scarlatta

Lei è Alba, la mia sorella

Ogni giorno guida il cielo su una raggiante sella

Ma è sola, la mia Alba

Solo il sole, quando sale sa farle compagnia

Solo i corvi, quando sorge, vede nella campagna

Solo il sale delle lacrime sue la terra bagna

La mia compagna, la mia sorella

Che mai lascio sola

Che se pur breve, col suo splendere mi dona meraviglia

Che piange rugiada sui prati perché uomo non lo vede

Ma io ci sono, o sorella

Non piangere, mia meraviglia

Gli uccelli neri che ti volano attorno

E si posan sulle fronde ti rendono mora

Come moro è il mare quando Notte lo oscura

Come moro è il mirto delle valli di Sardegna

I rami delle querce quando abbagli la radura

Ondeggiano alla luce che il lume tuo disegna

O Alba, mia sorella, splendi ancora!

La terra è ansiosa ad aspettare la tua luce

E sii sempre più forte e ardente e audace!

Non hai nulla da temere, di cui aver paura

Perché io ti amo e ti ringrazio

Per come al giorno tu dai spazio

Per come brilli più d'ogni stella

Come sei bella, Alba, come sei bella!

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Profilo Autore: Ealain  

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Commenti  

Enrico Barigazzi
# Enrico Barigazzi 08-05-2021 19:53
Molto bella, ben scritta, con belle metafore. Piaciuta molto.

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