
Dei giorni bui
non resta che quella luce
filtrata dallo sguardo
che arriva fino al cuore
tamburellante e sordo
come ingenuo primitivo
strumento di dolore
di quei dì colmi di tremore.
L'assedio del dolore
in spire d'onde coglie
e rinchiude nelle segrete
della vita tradita
mentre l'anima nell'assolo del violino
su corde taglienti si dibatte.
Da quelle antiche terre mi raggiunge
la caduta di ogni suo frutto.
Ogni tua parola era un affondo,
un pezzo di bravura
tale da disgregare sicurezze
e annerire lo specchio
dove noi due abbiamo brillato
per un attimo soltanto.
Commenti
Un sentito quanto esplicito verseggio.
LIETO INIZIO SETTIMANA.
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Ecco cosa mi hai trasmesso.
Grazie