Dormi, dormi per una notte intera
di un sonno profondo, dormi ora.
Sto implorando gli angeli del cielo
e la luna, incattivita questa sera.
Che diano a me tutto il tormento
di voci melodiose e raggi di magia.
Che siano i miei occhi a lacrimare
e il mio cuore a maciullare.
Per te voglio solo il sonno
lungo e senza ricordi tra le ciglia.
Quel ristoro autentico, sanificatore.
Io starò qui, silenziosa nella veglia.
Domani, potrò riposare...
ma ora tocca a te dimenticare.
Commenti
Piaciuta! Ciao ibletta
"Che diano a me tutto il tormento
di voci melodiose e raggi di magia."
Per qual motivo preservare una creatura dalle attenzioni "angeliche"? Addirittura, chi si esprime nella lirica preferisce che la creatura dormiente sia tale, perché ignara attraversi il tempo della manifestazione di una realtà straordinaria, al punto da preferire per essa
"un sonno lungo/e senza ricordi tra le ciglia".
Ho notato già altrove, in te, questo elemento di "sacrificio" di chi si vede vivere in favore di chi, quasi incosciente, vive.
Grazie anche a Filicheto, ciao.
Quando si vuol bene e/o si ama qualcuno la sua serenità e la sua felicità sono il desiderio principale.
Commovente e ricca di sentimento puro, complimenti Ibla.
Un caro saluto
Sensibilità e grandi scosse emozionali emergono da questi versi molto belli.
Ciao.. ^•^
Sei bravissima.