La fata s’è rifatta, dio mio come invecchio!
La bocca, i seni, le natiche, il guardaroba
e il mago del Caucaso, lui s’è l’era già fatto
a dire il vero, ma il ritorno di fiamma è da osanna.
Ora è pronta per il concorso “ Nonna dell’anno”
è la prima favorita dei bookmakers, i nipotini
guardano la parrucca in rosa e non capiscono
sarà una fata stregata? Pensano all’unisono
è tutto strano, è come in un film. I bigodini
sono il passato remoto, quantifico il danno
la fata è stata beccata a farsi una canna.
Ora è tutto cambiato, ha fatto un baratto
un patto col diavolo, quello col forcone e la barba
poi è sparita, prima di diventare uno specchio.
Non cambia mai nulla, questo, l’altro o uno spillo
è uguale, basta che sia la stessa la finzione
nel grottesco della magia è tutto ordinario
anche l’amore segue il calendario, una fuga
che diventa dipendenza e il finale con la stoccata.
Se la fata è in guerra col dolore può bastare
per il resto è richiesto un miracolo vero
con l’amore sciolto nell’acido, il sentiero
semplicemente non esiste e di fronte al mare
le stelle che scorgi ad est non hanno una data
di scadenza ma se vedi una linea incurvata, una ruga
figa nel cielo, l’incanto svanisce nell’arbitrario.
Lo show, se è iniziato, deve continuare e la canzone
finale in stile demenziale, è suonata da un coccodrillo.
Commenti